Scrivono di me...

Maria Giulia si distingue da tutti gli altri operatori olistici per una caratteristica unica e speciale: ella vede e parla con gli Angeli.
Per dipanare la spessa cortina dell'ignoto, Giulia non ha bisogno di amuleti, carte o mezzi di sorta, semplicemente si mette in ascolto e l'invisibile le sussurra le risposte che cerca. Da questi "dialoghi celesti" scaturiscono insegnamenti inediti e stupefacenti che portano ad una visione della vita e del mondo totalmente nuovi, inebrianti, luminosi. Ogni cosa viene quindi riletta in chiave angelica, celeste, e prende connotati inaspettati che rivoluzionano dal profondo il modo di pensare e di vivere di chi vi si avvicina.
Ascoltando le sue parole tutto, compreso il dolore, prende un senso, e l'anima trova consolazione, pace, equilibrio.
Questa dote di Maria Giulia le è stata data in dono dal Cielo, ed ella stessa è un dono del Cielo a quanti avranno la possibilità di ascoltarla. La visione rivoluzionaria che offre eleva l'animo umano, lo fa sentire parte di un tutt'uno di Amore infinito e incondizionato e lo accompagna in un processo di evoluzione inarrestabile.
Inno alla discrezione
A differenza di quello che fanno molti io consiglio vivamente ai miei clienti di non dire a nessuno dei risultati che raggiungono con me.
Perché ho capito il motivo per cui Gesù ammoniva di non dire a nessuno delle sue guarigioni.
Non so perché esattamente accade ma quando si parla dell'aiuto ottenuto è come se il problema ritorni anche più forte di prima. Invece dimenticando, non pensandoci, facendo finta di niente il miglioramento si stabilisce e diventa permanente.
Anche altri (come Hellinger) consiglia di non parlare della propria costellazione per 21 giorni.
Ovviamente questo consiglio vale per qualsiasi cosa (anche per un risultato dovuto alla medicina allopatica). Vale anche quando si ottiene un risultato in altri campi.
È vero, si consiglia di festeggiare ma meglio farlo con chi è felice del nostro benessere. A volte in noi ci può essere un aspetto psichico "invidioso" del nostro benessere che boicotta il risultato. Per questo è prudente far finta di niente.
Infatti io festeggio non quando c'è un risultato positivo o una grande soddisfazione ma in giorni prestabiliti come il compleanno e poi un altro giorno (segreto che conosco solo io perche l'ho stabilito con il mio inconscio). In questo modo ringrazio e festeggio come gli americani che hanno un giorno dedicato al ringraziamento.
Lo so che il mio consiglio va contro tutto quello che dice il marketing il quale fa parlare dei risultati raggiunti, chiede ai clienti di parlare della loro soddisfazione ecc. affinche vengano invogliati altri clienti.
Beh sarò antimarketing ma preferisco il bene dei miei clienti, anche se loro non osannano il mio operato o le mie capacità. Il mio è un servizio soprattutto spirituale, è arte e poi lavoro.
Tanto posso assicurare che se VALI le persone arrivano lo stesso sia con questa "pubblicità" e sia che manchi.
Quindi contro la logica dei social, dell'esporsi a tutti i costi io scelgo la DISCREZIONE.